Il “Giorno Mondiale della Salute Mentale” viene celebrato il 10 Ottobre di ogni anno e sta diventando un giorno sempre più importante. Nel 2020, in una società che pretende molto, nella quale non ti senti mai all’altezza, che è frenetica e sempre più corrotta, è raro non aver mai sentito parlare di ansia, depressione e altri disturbi che giorno dopo giorno entrano nel nostro vocabolario quotidiano.
Dati europei e mondiali
Sono 84 milioni, cioè 1 su 6, le persone che soffrono di disturbi della mente in Europa, e 84.000 quelle che ogni anno muoiono per questi motivi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che nel mondo quasi un miliardo di persone convive con un disturbo mentale e che ogni 40 secondi una persona si suicida. Numeri destinati a cambiare radicalmente a causa dell’impatto che la pandemia di COVID-19 sta avendo sulla popolazione di tutto il mondo. Eppure non tutti hanno accesso a servizi sanitari di qualità. Nei Paesi a basso e medio reddito oltre il 75% delle persone con disturbi mentali o neurologici e con problemi di abuso di sostanze non vengono curate.
L’obiettivo principale che dovremmo porci sarebbe quello di sensibilizzare le persone e chi ricopre ruoli di potere a comprendere le cause di questo incremento significativo riguardante le malattie mentali che sta coinvolgendo tutti i paesi del mondo e soprattutto tutte le fasce d’età, con uno spaventoso aumento nei giovani.
Le conseguenze si ripercuotono sullo spettro sociale ed economico, in quanto è difficile che una persona che soffre di un disturbo della salute mentale riesca a condurre una vita sana e quindi a dare il meglio di sé in ambito lavorativo, scolastico o familiare, conducendo spesso l’individuo a considerare scelte drastiche come ad esempio lasciare il proprio lavoro.
Lo stigma
Purtroppo è ancora considerato uno stigma, qualcosa su cui tacere: “malato mentale” viene usato come insulto senza pensarci troppo. Parlare di questi problemi per le persone che ne soffrono è davvero difficile, in primis subentra la paura di non essere presi sul serio perché riguardo ciò c’è ancora poca informazione e soprattutto pregiudizi. Soffrire di disturbi della mente non equivale ad essere “matti”, non equivale al non poter vivere una vita dignitosa (con l’ausilio di un supporto psicologico o chimico).
In chi soffre subentra la consapevolezza di non essere accettati e di essere considerati diversi e questo spinge a non volerne parlare e a chiudersi in se stessi senza chiedere aiuto, incrementando sia l’ignoranza all’esterno rispetto al problema (perché se non se ne parla, si rimane fermi senza un possibile progresso) e incrementando soprattutto la solitudine nell’individuo che si ritrova ad affrontare il suo malessere.
Nell’immaginario collettivo chi si rivolge ad uno psicologo per tutelare la propria salute mentale è guardato con occhi diversi, eppure il ragionamento da fare è semplice: se ho un disturbo fisico, come l’influenza, mi rivolgo al mio medico di base e allora, se ho un malessere psichico, perché non posso fare riferimento a qualcuno di esperto senza sentirmi per questo motivo…non normale?
E’ importante parlarne e scardinare questo tabù, una malattia mentale, anche se apparentemente invisibile da fuori, va curata come qualsiasi altro problema fisico, non va minimizzata, non va ignorata per paura di essere discriminati, non è qualcosa di cui vergognarsi o un segno di debolezza, è semplicemente il sintomo di qualcosa che nella tua vita non sta andando bene. Il silenzio è la risposta più pericolosa.
Cosa fare se vuoi andare da uno psicologo ma non puoi permettertelo?
Essere seguiti da uno specialista è senza dubbio costoso, inoltre le sedute possono essere anche molto ravvicinate tra loro, perciò ci sono regioni e province dove ci si può effettivamente rivolgere a un ambulatorio e prenotare direttamente un primo consulto psicologico gratuito o pagando un ticket contenuto rispetto al prezzo di una seduta, che si aggira intorno ai 20 euro. La cosa migliore è fare una veloce ricerca su internet per individuare i contatti dell’ufficio relazioni al pubblico della propria ASL o degli sportelli dedicati all’assistenza psicologica.
L’assistenza psicologica per la tua salute mentale è una necessità, non un capriccio.
Numero prevenzione suicidio: 02 2327 2327 (attivo tutti i giorni dalle 10 alle 24)
Fonti: Vice.it, OMS (dati salute mentale)