<<Questa macchina che è un gioiello: clima, radio FM, Bluetooth, vetri elettrici, CAMBIO SINCRONIZZATO>>
Seconda puntata
Rimaniamo in campo automobilistico. Abbandonata la frizione da cui siamo partiti. In questa puntata parliamo un po’ di un elemento ancora più oscuro. Ne abbiamo sentito parlare tutti, in un momento o nell’altro della nostra vita da automobilisti.
Di cosa si tratta?
Già, ma cosa vuol dire che il cambio è sincronizzato? E chi è questo misterioso sincronizzatore?
Spero di rassicurarvi subito dicendovi che no, non è né un protagonista di “Star Wars” e nemmeno di “Harry Potter”.
Introduzione al sincronizzatore
Il sincronizzatore si trova all’interno della scatola del cambio, che essenzialmente contiene due alberi: uno di questi è l’albero condotto a cui viene trasmessa la coppia dal motore attraverso alla frizione, il secondo è quello che poi andrà al differenziale e di lì alle ruote. Su questi due alberi sono montati degli ingranaggi, due ruote dentate, una per albero, sempre in rotazione e sui quali uno dei due ingranaggi è calettato (bloccato sull’albero), mentre l’altro è montato su un cuscinetto e quindi può ruotare liberamente. Azionando la leva del cambio si aziona un ulteriore che innesta la ruota dentata che ruota liberamente rendendola solidale all’albero, così che si possa trasmettere coppia da un albero all’altro e quindi dal motore alle ruote. Il sincronizzatore è proprio in quell’elemento che scorre e innesta le ruote.
Elementi essenziali
È formato da due elementi funzionali principali: un mozzo conico che va a realizzare un innesto a frizione su una superficie conica ricavata nella ruota dentata che ruota liberamente e una corona dentata, che può scorrere sul mozzo e interviene in un secondo momento per innestare definitivamente la ruota sull’albero che può scorrere sul mozzo.
A che cosa serve?
Il sincronizzatore serve, come suggerisce il nome, a sincronizzare la velocità di rotazione dell’albero che va alle ruote con l’albero che è collegato con il motore, per rendere più fluida e meno “dolorosa” possibile la cambiata. La coppia di frizione mozzo conico del sincronizzatore – incavo conico della ruota dentata attraverso l’azione dell’attrito porta gradualmente la velocità angolare dei due alberi ad un valore molto simile, quindi interviene la corona dentata (quella piccola spintarella che bisogna dare alla leva del cambio per finire la cambiata) che con un innesto di forma (dente contro dente) ci permette di trasmettere con il rapporto scelto tutta la coppia che ci viene dal motore verso le ruote.
Spiegato semplice
Spero che la lettura sia stata interessante e che ora vi sia un po’ meno oscuro di cosa si parli quando ci viene nominato il sincronizzatore.
Come anche per la frizione, preciso che anche in questo caso si è trattato di una trasmissione “ideale” quindi non facendo rifermento ad alcuna particolare soluzione costruttiva, ma solo per spiegare come funziona questo componente.
Un video vale più di mille parole
Nell’immagine qui allegata trovate un sincronizzatore smontato dall’albero, mentre per chi volesse approfondire ulteriormente qui trovate il link per un video YouTube in cui viene anche spiegato velocemente come funziona il cambio manuale.
Per la rubrica di ingegneria, leggi anche il capitolo sulla frizione
https://www.sistemacritico.it/2760-2/