lunedì, 18 Novembre 2024

Prescrizione: si, no…forse?

La prescrizione è sempre la protagonista di discussioni politiche e spesso inserita in programmi e promesse di aspiranti leader. Ma di cosa si tratta? Qual è la sua funzione e soprattutto, cosa giustifica tanta attenzione?

La natura della prescrizione

Iniziamo con il dire che la prescrizione è una causa di estinzione del reato, causata dal decorso del tempo senza che a questo segua una decisione giudiziaria definitiva su una determinata questione. Mi spiego meglio. La prescrizione è un effetto che fa sì che un reato, non ancora accertato, proprio per la lunghezza di questo accertamento senza esito, si estingua. La disciplina prevede che decorso un certo numero di anni (che varia a seconda della gravità del reato), impedisce al giudice di pronunciarsi sull’esistenza del reato e sulla colpevolezza dell’imputato.

L’inutile scorrere del tempo rende inutile e inopportuno l’esercizio della funzione di repressione dei reati. L’interesse della collettività alla repressione dei reati , si affievolisce fino a scomparire con lo scorrere del tempo.. La funzionalità dell’istituto della prescrizione, costituisce un alleato favorevole alle tempistiche della giustizia italiana, che, come ben si sa, è un problema sempre attuale. L’estinzione del reato dopo un determinato numero di anni, senza che sia intervenuta una sentenza, può costituire una sorta di “pressione” per evitare inutili periodi di stasi nei procedimenti.

Continue riforme sulla prescrizione

La disciplina della prescrizione è stata oggetto di diverse riforme, in particolare negli ultimi due anni. La riforma Orlando nel 2017 ha introdotto un’importante novità. Essa prevedeva che il termine della prescrizione venisse sospeso nel periodo che intercorreva tra le sentenze dei diversi gradi di giudizio. Questa disciplina, volta ad assicurare l’ottenimento di una decisione certa su una questione giuridica, è stata travolta con la riforma del 2019. La legge “Spazza-corrotti” del 2019 ha previsto che la prescrizione si interrompa dopo l’emissione di una sentenza di primo grado, sia di condanna sia di assoluzione. Per assicurare una maggiore certezza, nel Febbraio 2020 è stata apportata un’ulteriore modifica (Lodo Conte-bis): il termine viene interrotto dopo che siano intervenute due sentenze di condanna. Questo per bilanciare l’interesse di una ragionevole durata del processo, con l’interesse di certezza.

La certezza della pena è ottenuta, ad oggi, da una doppia sentenza (di primo e di secondo grado). Inoltre, prevedendo un termine massimo entro cui queste devono essere emesse, si mantiene vivo l’interesse della collettività alla repressione del reato.

Esigenze di bilanciamento

La disciplina della prescrizione è di fondamentale importanza. Viene spesso chiamata in gioco perchè attorno ad essa ruota la necessità di un bilanciamento tra interessi contrapposti. Quello di ottenere una decisione definitiva in tempi ragionevoli, ed al contempo, assicurare che ad un fatto di reato corrisponda una pena prevista dalla legge. A seconda di quale principio si ritiene prevalente, la disciplina assume connotati differenti.

Problemi di incertezza

Nei prossimi giorni, in particolare Lunedì 15 Marzo, si attende il nuovo progetto di riforma della giustizia penale, ad opera del nuovo governo Draghi. Per quanto i principi di ragionevole durata e di certezza della pena siano fondamentali, rischia di essere trascurato un principio di pari importanza: quello della certezza del diritto. Secondo questo principio, i cittadini devono essere posti in condizione di poter conoscere a priori le norme dell’ordinamento.

Continui mutamenti delle forze di governo comportano un’instabilità di leggi e principi presenti nell’ordinamento, ed un’inevitabile mancato rispetto del principio di certezza del diritto, per non dire poi, anche una grande confusione.

Allegra Dominici
Allegra Dominicihttps://www.sistemacritico.it/
Mi chiamo Allegra Dominici e sono iscritta alla facoltà di Giurisprudenza di Urbino. Mi piace rivedere ciò che studio dai libri in ogni aspetto della vita quotidiana. Costituzionalista convinta. In futuro? Aule del tribunale e lunghe toghe. Ma mi piace anche viaggiare, guardare serie tv e divertirmi con gli amici.

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