Salvare il mondo prima di cena è possibile, e Johnatan Safran Foer ci spiega come fare.
L’autore.
Johnatan Safran foer nasce a Washington nel 1977 e autore dei best seller Ogni cosa è illuminata e Molto forte, incredibilmente vicino.
Con un grande spirito animalista e di tutela dell’ambiente, prende a cuore il tema più discusso degli ultimi tempi: possiamo salvare il mondo dai cambiamenti climatici? Sì.
Ed è con questo presupposto che Foer, inizia a dispensarci consigli indispensabili per la salvaguardia del Nostro mondo.
“[…] ma siamo in grado di credere a quello che ci dicono? Credere dovrebbe immancabilmente far sorgere in noi l’urgente imperativo etico che ne consegue, smuovere la nostra coscienza collettiva e renderci pronti a compiere piccoli sacrifici nel presente per evitare sacrifici epocali in futuro.”
La trama.
Il libro si divide in due macro-capitoli, suddivisi a loro volta in piccoli capitoli che ci spiegano tramite esempi come le varie calamità, per mano dell’uomo, influiscano su ciò che è ora il mondo.
Il negazionismo della razza umana verso l’emergenza clima viene smosso tramite le pagine, lasciando inevitabilmente il lettore a riflettere su ciò che sta effettivamente accadendo.
Non ci troviamo quindi una trama narrativa ma che tende più alla saggistica, il focus, principalmente è quello di mettere il lettore di fronte a un futuro (catastrofico) che quest’ultimo non riesce a vedere e di cui nega la possibile esistenza.
I parallelismi con l’attualità e le statistiche.
Tra i temi trattati nel libro, le statistiche riportate riguardano principalmente:
- la prima agricoltura
- la crescita demografica
- i metodi di allevamento
- il modo che abbiamo di mangiare
- l’impatto dei gas serra
- la deforestazione
se guardiamo ai dati forniti dal libro, possiamo capire quanto questo elenco sia deleterio per l’ambiente che ci circonda, potendo così assolutamente riflettere su quando agire e come.
In conclusione.
Possiamo salvare il mondo, ci grida questo tomo colorato, possiamo farlo perché con un po’ di impegno abbiamo tutto nelle nostre mani.
Non dobbiamo sottovalutare il futuro del Nostro mondo, non dobbiamo sottovalutare il futuro delle prossime generazioni e della nostra eredità ed è infatti così che Foer decide di concludere il romanzo: una lettera alle prossime generazioni.
Perché dobbiamo darci una mossa, anche se ce lo sentiamo ripetere tutti i giorni, perché dobbiamo cambiare le nostre insane abitudini e andare in libreria e leggere quanto tutto ciò che facciamo possa essere estremamente malefico/benefico per il nostro futuro è una di quelle cose.