lunedì, 18 Novembre 2024

Paura e Delirio al Salone del Libro: Gianpaolo Simi e il libro sotto l’ombrellone.

Di certo, un cavallo di Troia: Sarà assente l’autore di Gianpaolo Simi, edito per Sellerio, scorre come un’aranciata fresca e colpisce come un pungiglione. 200 pagine che tengono incollate il lettore, che quasi come un voyeur, spia nei recessi dell’editoria e di quei processo, a tratti da noir, che portano un libro a scalare le classifiche per diventare un bestseller. Gianfelice Sperticato, fantozziano autore del classico ”mattone polacco” Lo Scempio, si trova, per una curiosa coincidenza, a dover scrivere una serie di gialli per lo spietato agente letterario Armando Vinciguerra.

Satirici, Cattivi.

Da una parte, Gianfelice Sperticato, squattrinato ricercatore universitario, che ha appena concluso e fallito di promuovere il suo romanzo, Lo Scempio. Fantozziano, un pesce fuor d’acqua, un illuso. Un vero intellettuale che crede nella Letteratura.

Lo Scempio? Fa star male solo il titolo. A me e a mia moglie ci piacciono i gialli. Sperticato ebbe la tentazione di andargli a spiegare di persona come la lettura dei gialli fosse un trastullo neoconservatore, un meccanico blando succedaneo di esperienza culturale

Dall’altra, Armando Vinciguerra: direttore editoriale dell’Idra media group che ha un enorme problema: l’autore bestseller, Ferdinando Crudeli, sul quale ha scommesso tutta la sua fortuna. Dopo l’uscita del suo romanzo esordio, Acque Torbide, lo scrittore è morto.

Ecco, ho pensato che che l’unica maniera per lanciare Acque Torbide di questo Federigo Crudeli era proprio dare fuoco alle polveri con una portentosa cazzata. -Cioè? -Cioè definirlo il miglior giallo italiano dai tempi di Fruttero e Lucentini

La sfida è presto accettata: Sperticato si impegna a scrivere il cinque romanzi che il defunto Crudeli avrebbe dovuto produrre.

Tell, Don’t Show.

Come si scrive un bestseller? Armando Vinciguerra ha la sua ricetta per il giallo perfetto: dal ritrovamento del cadavere, fino al lessico da usare, passando per la caratterizzazione dei personaggi. Tutto deve essere esplicito, il lettore NON deve faticare, le donne devono essere copulabili , il detective deve essere burbero.

Un bestseller deve arrivare anche ai consumatori. Cioè a gente che compra un libro due o tre volte l’anno[…] Non possiamo permetterci che i consumatori si fermino dopo venti pagine chiedendo loro degli sforzi che non sono in grado di sostenere

Sperticato inizia a prenderci la mano. Fare da ghostwriter per uno scrittore mediocre gli permette di sbarcare il lunario, di potersi rifare di tutto il suo passato di intellettuale. Il successo arriva, il riconoscimento no. Da ghostwriter, Sperticato si gode i frutti del suo lavoro, ma dietro l’angolo, c’è la coscienza.

Tirare le somme.

Sarà assente l’autore è una trappola mascherata da romanzo: la satira è sempre stata una rete invischiata di miele. Certo, la risata per il pubblico di questo libro è alla portata di mano. Ma l’amaro in bocca, la sensazione che questo breve libro abbia mostrato qualcosa di buio permane, dopo la veloce e scorrevole lettura.

Perché poi, in fondo, dei libri che abbiamo amato cosa ci resta? la trama, la poetica, la struttura sottesa, i temi? Ma andiamo, certo che no…come per le persone che abbiamo amato, ci portiamo dentro per sempre dei particolari.

Non solo il massmediale modo di produzione del successo, ma, agli antipodi, la critica all’elite culturale della cosiddetta ”Letteratura Alta” che stronca di netto con l’arma della critica, ma che rimane autoreferenziale.

Scrivete libri per persone che ne hanno letti già altri diecimila, ma per carità, non sarebbe nemmeno questo il problema…è che devono essere esattamente gli stessi diecimila che avete letto voi!

Sparare a zero (tra le pagine)

Giampaolo Simi fa ridere con la sua capacità di saper indicare il problema, sviscerarlo e poi lasciare al lettore l’amaro di molte domande: è mai possibile che in Italia non ci sia una letteratura di consumo, capace di appassionare tutti gli strati culturali? Che cos’è dopotutto un lettore forte se non un’etichetta? Cosa ne è dei successi editoriali? E forse, un po’ melensamente: cos’è davvero quella magia che sentiamo ogni volta che apriamo le pagine di un libro?

Enrico Scarsella
Enrico Scarsella
Nato nel '98 a L'Aquila, italo-venezuelano, laureato in Lettere Moderne, studente di Italianistica a Bologna. Drammaturgo mancato dopo un testo fallimentare e uno censurato, ex co-conduttore di un podcast su serie tv, film e musica. Scribacchio per passione corti cinematografici che non vedranno mai la luce e racconti che non avranno mai lettori. Amante delle letterature straniere, anarchico nel midollo, appassionato tanto di Wagner quanto di techno, il mio più grande nemico è il Tempo.

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