Mancano poche settimane alle Olimpiadi di Tokyo previste per il 23 luglio. La capitale è tutt’ora in Stato d’Emergenza a causa del SARS-CoV-2, ed i Giochi mettono a rischio la sicurezza della popolazione locale. Tuttavia, sia il Comitato Internazionale Olimpico (CIO) che il governo giapponese sono intenzionati a proseguire i preparativi per le Olimpiadi 2020; anzi, 2021.
COVID-19 in Giappone
La fiaccola olimpica è in viaggio verso Tokyo e sta passando proprio ora a Kyoto. Normalmente la gente si riverserebbe in strada per assistere all’evento. Tuttavia, l’avvento del COVID-19 non ha solo imposto nuove restrizioni, ma ha anche cambiato il sentimento della popolazione locale verso le Olimpiadi. Infatti, secondo un recente sondaggio, quasi l’80% dei cittadini desidera la cancellazione dei Giochi, o almeno il loro rinvio. La popolazione è convinta che l’organizzazione delle Olimpiadi stia impedendo al governo di focalizzarsi sui veri problemi; ovvero, il virus.
Il Giappone ha subito un numero relativamente contenuto di morti (12.312 al momento della scrittura), ma il SARS-CoV-2 è tutt’altro che debellato. Ad Osaka, solo il 14% dei malati gode di un posto letto negli ospedali della città. Tokyo se la sta cavando leggermente meglio, ma non abbastanza. La capitale è in Stato di Emergenza, come Osaka ed altre sette prefetture. Le limitazioni imposte dal governo resteranno in vigore fino al 31 Maggio. Tuttavia, è probabile che il governo prolungherà lo Stato di Emergenza fino al 20 Giugno, se non oltre.
Gran parte dei cittadini disapprova come il Primo Ministro Yoshihide Suga ha gestito la crisi sanitaria, soprattutto per quanto riguarda la vaccinazione della popolazione. Solamente il 5% dei cittadini ha ricevuto un vaccino. Per offrire un paragone, l’Italia ha un tasso di vaccinazione di circa il 25%. La lentezza del piano vaccinale giapponese è in larga parte dovuta ai test aggiuntivi che il governo ha richiesto prima di autorizzare il composto Pfizer. Allo stesso modo, il Giappone ha approvato anche AstraZeneca e Moderna solo di recente.
I Giochi devono continuare?
Tokyo si aspetta l’arrivo di oltre 80.000 addetti ai lavori e giornalisti da tutto il mondo, ma la capitale non può sostenere tale numeri. La situazione peggiora ulteriormente se si considera che al conteggio mancano gli atleti in gara, il cui numero ammonta a circa 11.500 persone. Il vice-presidente del comitato olimpico John Coates ha affermato che “tutte le misure che stiamo stabilendo assicureranno la sicurezza dei Giochi, indipendentemente che vi sia uno Stato di Emergenza.”
La vaccinazione totale dei concorrenti ridurrebbe significativamente il rischio di un contagio di massa, le cui conseguenze si protrarrebbero in oltre 200 Paesi. Nonostante il CIO abbia recentemente raggiunto un accordo per somministrare dosi gratuite di Pfizer agli atleti, i concorrenti non sono tenuti a vaccinarsi per partecipare. Fa ben sperare la risposta di diversi Paesi (tra cui l’Italia) che hanno deciso di vaccinare i propri atleti olimpici. Tuttavia, alcuni partecipanti potrebbero opporsi alla somministrazione per motivi ideologici. Inoltre, gli oltre 80.000 addetti ai lavori non riceveranno alcun vaccino gratuito.
Invece che puntare sui vaccini, il CIO vuole focalizzarsi nel fornire maschere, tests, e spazi liberi dal SARS-CoV-2. Inoltre, gli organizzatori controlleranno la salute dei concorrenti quotidianamente. Tuttavia, la popolazione locale ritiene insufficienti tali provvedimenti. A loro avviso, sia gli organizzatori dell’evento che il governo giapponese sono più interessati a salvaguardare i Giochi piuttosto che la salute dei cittadini. Al contrario, il Primo Ministro Suga crede fermamente che Tokyo 2021 testimonierà la vittoria dell’umanità contro il COVID-19.
La Maledizione dei Giochi
Il SARS-CoV-2 ha messo a serio rischio lo svolgimento delle Olimpiadi 2021. Tuttavia, non è la prima volta che fattori esterni compromettono lo svolgimento della competizione. È come se fossero i Giochi stessi ad essere in qualche modo maledetti. Giusto per fare qualche esempio:
La Prima Guerra Mondiale causò la cancellazione delle Olimpiadi di Berlino del 1916. Allo stesso modo, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale impedì al Giappone di istituire Tokyo 1940. Ci vollero altri ventiquattro anni prima che il Paese del Sol Levante riuscì ad organizzare una propria edizione nel 1964. In quell’occasione, il CIO proibì la partecipazione del Sud Africa per via del regime Apartheid. Le Olimpiadi di Mosca del 1980 sono passate alla storia per via del boicottaggio statunitense che spinse 65 Paesi a ritirarsi dalla competizione. Seoul 1988, il braciere olimpico arrostisce un gruppo di piccioni appollaiati su di esso.
Qualche mese prima di Beijing 2008, un potente terremoto colpì la Cina e causò la morte di 69.000 persone. Nel 2016, la città di Rio ospitò i Giochi nonostante non disponesse delle capacità economiche necessarie. In migliaia scesero in piazza a protestare, e non avevano torto visto che le Olimpiadi lasciarono solo debiti al Brasile. Sempre a Rio, il giaguaro femmina Yuma (la mascotte dell’evento) assalì un soldato brasiliano e gli organizzatori la soppressero.
Nell’ultimo secolo, le Olimpiadi hanno indubbiamente goduto di poca fortuna. Tokyo stessa non è nuova ad imprevisti in grado di compromettere lo svolgimento dei Giochi. Il governo giapponese guarda a Tokyo 2021 come una possibilità di rivalsa contro il passato. Tuttavia, forse è tempo di accettare la maledizione e rinviare nuovamente le Olimpiadi.