lunedì, 18 Novembre 2024

Nuova legislatura: in pericolo (non solo) la Legge 194

A seguito delle elezioni dello scorso settembre, il Parlamento conosce una nuova composizione in cui spicca la maggioranza della coalizione centro-destra. Uno dei punti più “problematici” della campagna elettorale di Fratelli d’Italia riguardava la polemica su una ipotetica modifica della Legge 194, che prevede la possibilità di interruzione volontaria di gravidanza. Una modifica che si temeva potesse restringere le possibilità previste dalla legge.

Tuttavia, in diverse occasioni, la neoeletta Presidente Giorgia Meloni ha dichiarato la sua volontà nel prevedere una piena attuazione della stessa legge, contrariamente all’opinione pubblica.

Allarme: Legge 194 in pericolo

Sebbene non tutti i cittadini siano stati affrancati da queste dichiarazioni, i primi giorni della nuova legislatura sono stati caratterizzati dall’acceso dibattito attorno alla proposta di legge presentata da Maurizio Gasparri, ora Vicepresidente del Senato. La proposta riguarda la modifica dell’articolo 1 del Codice Civile, che attualmente recita che “la capacità giuridica si acquista al momento della nascita”.

In che modo la modifica di questa disposizione può sollevare tante polemiche riguardo la possibilità di interrompere volontariamente la gravidanza?

Concepito giuridicamente capace?

Con la proposta presentata da Gasparri, l’acquisizione della capacità giuridica verrebbe anticipata sin dal momento del concepimento. La capacità giuridica è quello status a cui il nostro ordinamento ricollega la possibilità di essere titolari di diritti e doveri. Anticipare il momento dell’acquisizione della titolarità di diritti nel momento del concepimento rispetto alla nascita significa attribuire al concepito tutti i diritti fondamentali.

Ciò si traduce in una sostanziale impossibilità di praticare l’interruzione di gravidanza. Diverrebbe così omicidio, poiché il concepito è giuridicamente titolare del diritto alla vita.

Tutela della vita: scelta di quale tutelare

La problematica dell’estensione della capacità anche al concepito va ben oltre la polemica del diritto all’aborto. Il pericolo riguarda la situazione in cui un ipotetico medico si debba trovare a dover scegliere se tutelare la vita della madre piuttosto che quella del concepito. Fino ad oggi la priorità indiscussa era la tutela della vita della madre, ma se il concepito ha la piena titolarità dei diritti pari a quella della madre, la situazione cambia radicalmente. Quale vita merita di più di continuare a vivere?

Le proposte di legge e il neo decreto Meloni presentate dal nuovo Governo si pongono a tutela di valori datati e riecheggianti epoche poco democratiche. Il percorso per superare questa visione della società e della politica è stato già compiuto con fatica e con successo. Non è necessario tornare indietro per dover comprender quanto sia fondamentale vivere in uno Stato pluralista, democratico e costituzionale.

Allegra Dominici
Allegra Dominicihttps://www.sistemacritico.it/
Mi chiamo Allegra Dominici e sono iscritta alla facoltà di Giurisprudenza di Urbino. Mi piace rivedere ciò che studio dai libri in ogni aspetto della vita quotidiana. Costituzionalista convinta. In futuro? Aule del tribunale e lunghe toghe. Ma mi piace anche viaggiare, guardare serie tv e divertirmi con gli amici.

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