L’insostenibile leggerezza dell’essere, di Milan Kundera, si schiude con una riflessione filosofica: per Parmenide, la leggerezza è positiva e la pesantezza negativa. Ma, l’autore si chiede, è effettivamente così? La leggerezza, l’assenza di un fardello attanagliante il cuore, non priva l’anima del significato dei suoi passi? Nella difficile e ambigua opposizione tra leggero e pesante, nella scissione tra terra e cielo, si snodano le storie d’amore tra Tereza e Tomáš e tra Sabina (amante di Tomáš) e Franz, in una Cecoslovacchia negli anni Sessanta e Settanta, durante la primavera di Praga e la conseguente invasione sovietica.
Tomáš e Tereza, un amore per “caso”
Tomáš non vuole contrattare con la profonda pesantezza dell’amore: è uno scapolo che si muove tra le sue amanti, in una fugacità di ritrovi distanti e calcolati, misurati quel tanto da sfuggire al vincolo con l’altro. E, nella paura dell’alterità, non dorme mai con nessuna delle sue amanti, lasciando a sé solo il compito di convivere con se stesso. Tereza, per una serie di casi fortuiti, compare e stravolge i suoi confini: ecco che condividono l’intimità del sonno. Nel destino che hanno scelto, nelle imprevedibili coincidenze a cui hanno deciso di dare un senso, i due si chiamano con lo sguardo della reciprocità.
Una storia intrisa di segni letterari
La vicenda di Tomáš e Teresa è intrisa di segni letterari: dal romanzo Anna Karenina che lei ha con sé quando sta per entrare nella vita di lui, dalla musica di Beethoven durante il loro incontro, al libro aperto di Tomáš che è per Tereza un linguaggio comune per qualcosa di più alto. Tereza, che non vuole più essere succube di un passato fagocitante, vede in lui la possibilità di autodeterminazione. Lei, nella fame di qualcosa di diverso, si muove verso l’amore con uno slancio di vorace fragilità, insieme folle e audace.
Scissione tra leggero e pesante
Nell’amore tra Tereza e Tomáš c’è la lotta tra leggerezza e pesantezza, tra spazio e fuga, distanziamento e osmosi. Tomáš, che non dice di no alle sue amanti, che vuole avere egoisticamente Tereza e il resto; Tereza, che di giorno si dice leggera e di notte è divorata dalla pesantezza degli incubi. I due continuano a richiamarsi, in un eterno ritorno, in un destino che si ripete. Nella tragicità iscritta al loro amore, la loro è un’infedele fedeltà. E, nella loro storia, è inscritta una seconda trama: la relazione adultera tra Sabina e Tomáš. Sabina, che presiede nella dinamicità del mondo tradito, non riesce a fermare la propria persona per la stabilità: è sempre l’amante, sia di Tomáš che di Franz. In un proseguirsi di fraintendimenti e scontri, di tradimenti e dissapori, ogni personaggio si districa sul filo dell’essere, sul conflitto tra individualità e incontro.
L’insostenibile leggerezza dell’essere, storia di amori contemporanei
Nella contemporaneità, secondo la teoria dell’amore liquido di Zygmunt Bauman, l’individuo odierno è alla ricerca di corpi che non siano vincoli, in una fiamma edace e consumistica. L’insostenibile leggerezza dell’essere ha in sé sia la necessità di autodeterminazione (nei confronti del regime) sia la difficoltà dell’incontro con l’altro. In Sabina, una pittrice che cerca costantemente il tradimento a discapito delle radici, si staglia il peso dell’insostenibile leggerezza dell’essere. E in lei, che ha un linguaggio così diverso dall’amato Franz, si schiude la complessità che comporta la comprensione dell’altro. In uno stesso amore, lei e Franz avevano percezioni differenti.
Tomáš e Tereza, una storia di opposizioni
Tereza e Tomáš si amano su un gioco di opposizioni, su una dicotomia che si bacia e si rinnega. Nella tragica opposizione che Tomáš ripiega nel loro amore, nella voglia di due sé, lo spazio di chi siano e cosa vogliano si metamorfa costantemente. Dunque, la polarità tra leggero e pesante si accentua e si assottiglia, si dirama e si congiunge, come se Tomáš corresse e insieme stesse fermo.
Per Parmenide, la leggerezza è positiva e la pesantezza negativa: è effettivamente così?