La mitologia greca riconosce l’esistenza di tre figure personificatrici del destino ineluttabile dell’uomo, note per tessere il filo del fato e per reciderlo a propria scelta: le Moire, portatrici della morte.
Così l’interrogativo sulla presenza di intrecci invisibili che decidono le sorti delle persone esiste e permane la risposta della sua insostenibilità: le corrispondenze sono creazioni degli stessi uomini, è necessario trarre i segnali, rimanere attenti e Fabiano Massimi spiega le sottili ragioni, parlando di Angela Raubal.
La storia di Angela Raubal è da raccontare e raccontando una storia prima o poi racconterai anche altro.
Così risponde l’autore in un’intervista di Sistema Critico a una delle prime presentazioni. Ma mettiamo ordine: L’angelo di Monaco è un romanzo storico uscito per Longanesi Editore nel gennaio 2020, ma già esordio italiano alla fiera di Londra 2019 e in corso di traduzione in 10 lingue.
LA FORMA DELLA VERITA’
Una vorace ricerca di materiale per dare forma alle verità su una delle morti più sospette durante il periodo precedente alla svolta nazista: il suicidio di Geli Raubal, la nipote di Adolf Hitler. Archivi e domande hanno creato l‘humus necessario all’autore per poter ricostruire una storia vera con l’ausilio della letteratura: documentarsi fino all’inverosimile, riconoscere inquietanti colpi di scena che derivano da situazioni reali e raccoglierli in ciò che sarà anche un thriller storico.
NON SOLO UN GIALLO
La camera chiusa, gli inseguimenti, le indagini inseriscono L’Angelo di Monaco anche all’interno dei canoni del giallo, in un’affascinante convivenza tra finzione e realtà: avvicinando il lettore a scuotere il libro, a domandare agli indizi fino a che punto la vicenda poteva essere reale. Un ciclico alternarsi di realtà documentata e finzione letteraria allo scopo di dare voce ad Angela Raubal e insieme di individuare quel sottile non detto, quelle coincidenze inquietanti, il filo invisibile che presagiva il decorso delle indagini e forse, anche l’andamento della storia tedesca di quegli anni.
UNO DEI PERSONAGGI FEMMINILI PIU’ NASCOSTI
La prima vittima della propaganda nazista esiste ed Angela Raubal potrebbe esserlo. Una giovane ventenne improvvisamente scorge quei fili invisibili che erano intorno a lei e la tessitrice non è una Moira della Grecia antica: le risposte hanno assunto dimensioni reali. Così l’autore riconosce tutta l’esistenza di uno dei personaggi femminili più nascosti della Germania totalitaria e dimostra i primi segnali di una fenomenologia della propaganda nazista.
Noi queste storie dobbiamo raccontarle adesso e a tutti perché hanno una certa attinenza con i nostri tempi ed è una cosa che il giallo può fare, dalla storia di Geli ho raccontato la storia di altro. (L’autore Fabiano Massimo in un’intervista di Sistema Critico presso la Libreria Il Catalogo di Pesaro, 20 febbraio 2020)
ETICA DELLA NARRAZIONE
Un romanzo totalmente fedele alle fonti e con l’aggiunta del verosimile letterario che plasma una nuova eticità della narrazione: se Tolkien si chiedeva fino a dove un autore può rendersi demiurgo per i propri personaggi, Fabiano Massimi sa che ci sono abbastanza documenti per riproporre la forma della vita delle persone di questa storia, da Geli Raubal ai personaggi intorno a Hitler, senza cadere in un falso storico. Proprio adesso mi doveva capitare questo, afferma il Führer tedesco guardando alla morte della nipote: non è un caso se il futuro astro del partito nazista aveva chiaro il potenziale della vicenda, i legami con parti oscure della storia della Germania di quel periodo. E l’autore sottolinea che le conclusioni di quella frase potevano avere un esito non solo per la democrazia tedesca, ma per la storia mondiale.
Sistema Critico ha chiesto all’autore se esistono realmente dei fili invisibili che permettono agli uomini di decidere la storia, e l’autore è stato chiarissimo: spesso sottovalutiamo le voci intorno a noi, siamo persi in un labirinto dove i segni sono molteplici e frammentari, non stiamo dando attenzione a grandi movimenti che tra anni potrebbero essere evidenti. E’ necessario individuare i legami di sottofondo, fare caso ai non detti e fare presente che la storia non si presenta sempre allo stesso modo, stare attenti a non fidarsi del suo decorso apparente.
FINO A DOVE PUO’ SPINGERSI L’AZIONE DI UN UOMO
Un’ingiustizia totalmente nascosta, il potere di cancellare completamente una persona e anche il possibile coinvolgimento della figura del Führer: l’autore osserva fino a dove può spingersi l’azione di un uomo. Parlare di uomini che hanno commesso cose mostruose diventa ancora più difficile e fa ancora più paura, ma è necessario raccontare le verità di tutte le persone, che non sono solo personaggi: Geli Raubal è solo una delle tante vittime della propaganda nazista e bisogna ricordarlo.
Come disse con forza lo scrittore Andrea Camilleri in occasione della rappresentazione teatrale di Tiresia a Siracusa, così, nel nostro giallo, non solo individuiamo il nome della verità su una prima forma di propaganda nazista, ma si consta anche che tra le righe del romanzo persona e personaggio – di Angela Raubal- si sono finalmente ricongiunti.