venerdì, 20 Dicembre 2024

Il bipolarismo della realtà: i tre “maestri del sospetto”

In una trattazione del bipolarismo dell’uomo moderno è necessario riprendere il punto di vista dei cosiddetti “Maestri del sospetto”: Marx, Nietzsche e Freud.

Il filosofo esistenzialista Paul Ricoeur conia la definizione affibbiata ai tre filosofi per descrivere l’opera di smantellamento delle certezze considerate fino a quel momento inconfutabili: se la filosofia cartesiana ammetteva che di fronte al dubbio sulla realtà ci fosse comunque la validità del pensiero umano (cogito ergo sum), i maestri del sospetto invece portano il dubbio all’interno di questa certezza.

Nietzsche, con il suo nichilismo, evidenziando la fallacità delle convinzioni umane e la loro subordinazione alla volontà di potenza; Marx dimostrando come l’attività umana sia animata esclusivamente dalle sue necessità materiali e quindi economiche; Freud mettendo in luce l’esistenza dell’inconscio e la possibilità di conoscere i meccanismi psichici che stanno alla base dei comportamenti umani.

Nietzsche

Ricollegandoci al dualismo pirandelliano di maschera e persona scopriamo che essi altro non sono che apollineo e dionisiaco in Nietzsche, i due impulsi di cultura e arte greca. L’apollineo infatti scaturisce proprio dal bisogno di dare forma a qualcosa, incarna l’equilibrio e l’armonia, il dionisiaco invece dalla forza vitale e dalla partecipazione al divenire, esso è originario e celebrazione alla vita.

Questi due principi sono perfettamente sintetizzati nella tragedia greca, che mette in scena l’essenza caotica della vita, essa ha una forma ideale e bella, dunque razionale, ma spesso presenta situazioni in cui l’irrazionalità entra nella società e genera il caos.

Freud

Freud analizza la medesima dicotomia nel confronto tra es e super-io: il primo è l’inconscio, dunque la parte più impulsiva, la seconda è la coscienza morale, un insieme di divieti e proibizioni che tengono a freno l’uomo, questi due poli sono mediati dall’io, ovvero la parte organizzativa.

‘La mente umana è simile a

un iceberg: la maggior parte è

sotto il livello del mare e pertanto

invisibile a sé e agli altri, ma

esercita un’influenza determinante

sulla parte emersa, cioè sulla

parte consapevole’

S. Freud

Secondo Freud inoltre il nostro inconscio comunica con noi attraverso i sogni, questi sono un appagamento camuffato del desiderio rimosso.

Marx

Dal punto di vista sociale questa scissione interna all’individuo è perfettamente analizzabile con la filosofia di Marx. Egli riconosce nella società una struttura ed una sovrastruttura, la struttura è proprio l’economia, mentre la sovrastruttura è l’insieme delle ideologie del pensiero umano.

Il male endemico della struttura si identifica con il capitalismo, una vera e propria religione laica: un’ideologia che ora si sposta sul piano materiale. Il confine tra i due livelli è sempre meno marcato, fino a mutare in materiale ciò che è ideologico e si assiste perciò a una quasi completa sovrapposizione. L’allentarsi della distanza tra i due piani ovviamente porta caos: l’uomo cercherà nel consumo una soddisfazione personale che però deriva da un bisogno interiore e dunque non può ridursi in qualcosa di materiale.

L’uomo moderno è quindi perennemente infelice e insoddisfatto a causa di questa scissione nella sua interiorità e all’interno del reale, in cui esso sperimenta e vive, e grazie all’analisi dei maestri del sospetto è possibile capire le ragioni.

Benedetta Mancini
Benedetta Mancini
Studentessa di lettere moderne che ora è passata al mondo della comunicazione, fan della cultura in tutte le sue forme...il mio guilty pleasure è quella pop. Tratti salienti: un po’ troppo amante delle virgole.

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