lunedì, 18 Novembre 2024

Eutanasia legale in Spagna. In Italia, l’articolo 580 ha ancora “dovere di vivere”?

Notizia fresca delle ultime settimane è l’approvazione, in Spagna di una legge che legalizza la pratica dell’eutanasia attiva. Questa pratica consiste nel fornire, ad un soggetto gravemente malato, dei farmaci per poter porre fine definitivamente alle sofferenze. La legge prevede e permette che questa pratica possa essere applicata solo in determinati casi, accomunati dalla presenza di “un contesto di sofferenza che la persona percepisce come inaccettabile, che non possa essere mitigata in altro modo”.

L’ eutanasia in Italia

Anche in Italia, nel 2019, la questione della legalizzazione di pratiche di eutanasia attiva è stata portata all’interno del dibattito collettivo. La famosa storia di Fabio Antoniani (Dj fabo), che a seguito di una vita di malattia, ha deciso di porre fine definitivamente alle sue sofferenze, facendosi accompagnare in Svizzera per poter praticare l’eutanasia attiva, accompagnato da Marco Cappato. AL ritorno in Italia, Cappato, e si è costituito davanti al Tribunale di Milano, dichiarandosi colpevole del reato di “Aiuto al suicidio”.

il codice penale italiano, nell’articolo 580 punisce, con la reclusione in carcere, chiunque, in qualsiasi modo, elimini gli ostacoli alla intenzione suicidiaria di un soggetto. Questo perchè il codice penale italiano, promulgato nel 1930 prevedeva un implicito “obbligo di vivere”, dato dal fatto che nel momento della vigenza del codice, la religione Cattolica era religione di Stato. Il bene della vita descritto nel codice, ha natura personale ma indisponibile. si riconosceva in capo a tutti gli individui il diritto alla vita, ma la vita non poteva essere vissuta in modalità che contrastavano con i valori morali della religione cattolica.

L’articolo 580 diventa problematico se letto con riguardo alla Costituzione. La Carta non prevede un vero e proprio diritto alla vita, ma questo è ricavabile dall’insieme di valori e diritti che essa stessa definisce come fondamentali. In particolare l’articolo 32, nella seconda parte, riconosce il diritto dell’individuo nel rifiutare trattamenti sanitari, anche se questi siano “salva-vita”. Prevedendo il carattere assolutamente disponibile del bene della vita.

il caso Cappato e l’incostituzionalità

Il processo sulla colpevolezza di Cappato è stato sospeso, poichè è sorta una questione di legittimità costituzionale. Cioè il giudice chiamato a giudicare il caso ha sollevato la questione di possibile incostituzionalità dell’articolo 580. Il contrasto era destinato a risolversi con una pronuncia della Corte Costituzionale, che, ha il compito di vigilare sul rispetto della Costituzione da parte di tutte le leggi dell’ordinamento. La Corte ha stabilito infatti in quali ipotesi, la pratica dell’eutanasia può essere legittima. SI tratta di ipotesi del tutto simili a quelle richiamate dalla nuova legge spagnola.

Tuttavia la Corte non ha la possibilità di riscrivere le leggi, in quanto si tratta del potere legislativo che spetta unicamente al Parlamento. Così, nel 2021 il codice penale continua a punire le pratiche di aiuto al suicidio, anche nelle condizioni prospettate dalla Corte, vista la mancata presa di posizione da parte del Parlamento.

leggi e morale

Il principale compito delle leggi è proprio quello di disciplinare e riflettere i comuni valori sentiti dalla collettività di riferimento. Tuttavia il dibattito su una possibile legalizzazione delle pratiche di eutanasia è tutto fuorché chiuso. In diversi si dicono contrari a questo tipo di legge, gridando alla pericolosa istituzione di un “diritto a morire”, sorretti da morali di matrice religiosa. Ma provvedimenti che ampliano la sfera delle libertà di un individuo non possono divenire oggetto di battaglie etico-morali. Riconoscere nuove libertà non comporta sacrifici per coloro che non si riconoscono in esse, ma permettono invece a chi ne ha bisogno di usufruirne pienamente. La legge deve essere il primo strumento di aiuto per il popolo, deve offrire occasioni ed opportunità a vivere la vita come meglio va vissuta. Diritto a morire, dovere di vivere costituiscono una dicotomia che, nel 2021 dovrebbe essere superata.

Allegra Dominici
Allegra Dominicihttps://www.sistemacritico.it/
Mi chiamo Allegra Dominici e sono iscritta alla facoltà di Giurisprudenza di Urbino. Mi piace rivedere ciò che studio dai libri in ogni aspetto della vita quotidiana. Costituzionalista convinta. In futuro? Aule del tribunale e lunghe toghe. Ma mi piace anche viaggiare, guardare serie tv e divertirmi con gli amici.

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