Ti spiego il Diritto
Salve caro lettore, questo è il primo articolo di una nuova “rubrica” dove io cercherò di illustrare a te al meglio possibile (date le mie competenze
e data una inevitabile barriera tecnico-concettuale) i temi che reputo più interessanti nell’ambito del diritto, per solleticare il tuo interesse prima, ed attirare la tua attenzione poi. Ovviamente c’è un universo dietro, ed è difficile da comprimere questo in qualche kb di documento per pc, ma spero di assolvere al meglio il mio compito affinchè chiunque si imbatta in questo (ed in altri posteriori) articoli gli strumenti fondamentali per comprendere al meglio questa realtà, per poi farti procedere alla opportune analisi.
Norma giuridica ≠ Legge
Il diritto banalmente viene a coincidere nell’ideale del “cittadino medio italiano” (ma non solo) con la legge, dunque con l’atto normativo che secondo lo
schema tipico di diritta emanazione di un organo statuale. Tuttavia, confrontandoci con persone di altri paesi (il confronto tipico avviene con i paesi anglosassoni,
appartenenti ad una “diversa famiglia” del diritto) scopriremmo che la risposta dei nostri corrispondenti potrebbe essere diversa.
La risposta è accettabile in prima analisi, ma sbagliata, poichè troppo poco approfondita. Vedi, solitamente a me piace pensare al diritto come ad un grande edificio, ma come tale questo non esiste in sè, non è una entità unica, ma composta da subunità, banalmente: “i mattoni”.
Il rapporto tra Legge e Norma
Pensare ad una equazione tale per cui Diritto:Legge = Edificio:Mattone è sbagliata. Infatti, elemento primo del diritto non è tanto la legge in sè, ma la norma giuridica,
e la legge è solo una delle fonti del diritto stesso.
Secondo la tradizione dovrebbe attuarsi una distinzione tra legge e norma, perchè il dato letterale in sè non è sempre pieno. Viene chiamato nel merito il
giurista, il quale è sì un tecnico del diritto, ma è anche interprete. È molto difficile che un operatore del diritto applichi in maniera autentica un dato letterale, anche
perchè vi sono diverse interferenze in questo mondo.
I mattoni dell’ordinamento giuridico
Elemento fondamentale del diritto è dunque la norma giuridica, e questo trova il suo equivalente nel mattone, mentre l’edificio trova il suo corrispondente nell’ordinamento giuridico. Il quale, seguendo le regole del sillogismo aristotelico, altro non è che un insieme di norme giuridiche.
Un ordinamento giuridico, così come la norma, può presentarsi in diversi modi. Tutto in un certo senso è sia norma, sia ordinamento, anche una bocciofila che si dota di un proprio regolarmento interno si è dotata di un ordinamento giuridico. Tuttavia, questo si atteggia diversamente per esempio rispetto all’ordinamento civile italiano.
Ordinamento civile italiano e altri ordinamenti
Entrambi rappresentano un ordinamento, e diversi sono gli elementi che tendono a differenziarli l’uno rispetto l’altro. In primo luogo la completezza (di un ordinamento
rispetto l’altro), in secondo la competenza, e potrei anche continuare, ma vi sono anche analogie sotto il profilo funzionale. Entrambi gli ordinamenti sono
posti nei confronti dei propri consociati, ma mentre nel caso della bocciofila saranno questi i soli “soci”, nel caso dell’ordinamento civile tutti i cittadini italiani.
Imprescindibile ritornando al discorso della norma, è non solo la previsione di un dovere generico di comportamento (o l’obbligo alla astensione). Si ricollega il concetto della sanzione, altro non è che la norma che riafferma sè stessa.
L’imperativo kantiano
Richiamando kant, una norma morale è un imperativo categorico, la cui inosservanza non provoca conseguenze esterne, mentre nel caso della norma giuridica oltre ad una prescrizione (per es. non rubare) si ricollega ineluttabilmente una “punizione”, e dunque la sanzione (altrimenti vai in galera). Questo potrebbe essere sufficiente ad una prima analisi, per eventuali dubbi vi invito calorosamente a commentare!