Un movimento in ascesa
Alle ultime elezioni politiche del 4 marzo 2018 abbiamo avuto a che fare nella nostra scheda elettorale con numerosi movimenti e partiti. Tra cui Casapound, che ha ottenuto 312 mila voti alla Camera; circa l’0,8% a livello nazionale. Tutti gli opinionisti hanno considerato come “un flop” questo risultato. Facendo un confronto con le passate elezioni del 2013 possiamo notare che Casapound ha ottenuto 264 mila voti in più. Questi dati sembrano briciole in confronto ai 6 e 11 milioni di voti che hanno ottenuto le forze “vincitrici” di queste elezioni, ma c’è un fattore che non si tiene in considerazione: l’eredità che potranno lasciare questi partiti.
L’ideologia fascista di Casapound
Casapound nasce nel 2008 con un’ideologia chiaramente neo-fascista. Ancora oggi fa molto discutere, visti gli atteggiamenti dei militanti e i loro riferimenti orgogliosi verso il ventennio storico che ha visto primeggiare indiscussamente il regime Fascista. L’articolo 4 della legge 20 giugno 1952, n. 645 recita così:
“Quando un’associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”.
È legale quello che fanno?
Analizzando attentamente il contenuto dell’articolo possiamo notare un’ultima parte in cui vengono elencati i possibili aspetti che sono considerati reati secondo la legge. Molti comportamenti da parte dei militanti del Partito di Iannone violano espressamente la legge Scelba. Come mai lo Stato non interviene?
Il fascismo del futuro
Seconda la legge è vietata la ricostruzione del PNF e PFR. Infatti nel 1991 il Movimento Fascista e Libertà fu accusato di violare questo articolo della Costituzione, quindi il caso venne subito archiviato con la motivazione che il fatto non sussisteva. Dal punto di visto politico, a differenza dei partiti di maggior prestigio, Casapound cerca di creare nella militanza e nell’ideologia il suo punto di forza per riuscire a ottenere consenso e crescere politicamente. Inoltre sono sempre di più i giovani che si avvicinano al partito vedendolo come l’unica fonte di rappresentanza che mette l’Italia al centro del proprio programma politico.
L’organizzazione giovanile: Blocco Studentesco
Casapound, notando questa possibile fonte di “energia”, ha creato una vera e propria organizzazione giovanile chiamata “Blocco Studentesco”. Operante nelle scuole e nelle università in almeno 40 città Italiane. Tra i primi movimenti universitari, in particolare presso l’università di Roma “Tor Vergata”. Questo a testimonianza dell’impatto che ha tuttora l’ideologia di Casapound sui giovani e che potrebbe avere in caso le questioni più “scottanti” diventino sempre più complicate da risolvere per gli attuali partiti dell’élite come: immigrazione, la poca rappresentanza dell’Unione Europea e il lavoro.
La tolleranza dell’intolleranza
In tutto questo lo Stato Italiano sembra non poter o non voler intervenire. Nonostante abbia i mezzi per poter fermare l’ascesa di questo partito, che rivendica chiaramente i propri ideali. Come anche citato dal candidato al collegio uninominale di Pesaro alle ultime elezioni politiche, Christiano Demontis, il quale risponde così a un utente Facebook che accusava il partito di chiare rivendicazioni fasciste: “Casapound non ha mai rinnegato i principi a cui si richiama e in cui si riconosce. Nonostante ciò, partecipa attivamente e consapevole, alla vita politica e sociale della Repubblica italiana e si riconosce nella democrazia e nella costituzione”.
La paura dei cittadini
La possibile crescita del partito romano sta creando malumori e molta paura da parte di numerosi cittadini. Soprattutto sul possibile ritorno di una forza che della violenza e dell’ideologia fascista fa il suo punto di leva. La paura di molti cittadini è che lo Stato non intervenga per fermare l’ascesa di questo partito, oppure che la questione si affronti troppo tardi se Casapound riuscisse ad avere i numeri per entrare in Parlamento.
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