Oggi ci aspetta un lungo Breaking News. Iniziamo il nostro giro del mondo dall’Italia. Qui è arrivata la decisione del rinvio a giudizio per Salvini con l’accusa di sequestro di persona. Successivamente andiamo in Francia, qui Macron ha deciso di garantire assistenza psicologica gratuita a tutti i minori. Lasciamo il vecchio continente e voliamo a Cuba per le dimissioni di Castro. Poi un doppio approfondimento sulla vicenda dell’oppositore russo Navalny. Prima un focus più estero e il secondo più interno. Infine ci lasciamo con una bella notizia: la prospettiva di graduali riaperture.
Rinvio a giudizio per Salvini
Matteo Salvini, ex Ministro degli Interni del Conte uno, rischia una pena di 15 anni di carcere. Egli non avrebbe permesso lo sbarco, da cui l’accusa di sequestro di persona, dei 147 migranti salvati dalla nave Open Arms poi sbarcata a Palermo. Di fatto la nave arrivata nelle coste italiane l’1 di agosto, non fu autorizzata a sbarcare per ben 20 giorni. A bordo della suddetta, vi erano anche 27 minori non accompagnati. La vicenda per i migranti si concluse definitivamente con il sequestro della nave, da parte della procura di Agrigento, che permise lo sbarco.
Il procedimento giudiziario
La difesa di Salvini, capitanata dall’avvocato Giulia Buongiorno, ne sostiene la non colpevolezza, basandosi sul fatto che l’azione messa in atto dall’ex ministro dell’interno era concordata anche con il governo e che, quindi, non ci siano gli estremi per un processo alla persona.
Di diversa opinione, è invece il giudice del Tribunale di Palermo e il giornalista Corradino Mineo. Questo spiega le ragioni in un post su Facebook: “Alla Open Arms fu impedito lo sbarco dal’1 al 20 di agosto, quando Salvini chiedeva “pieni poteri” e i suoi rapporti con Conte erano ormai pessimi. A bordo parecchi minori e il 12 agosto il tribunale chiese una prima volta che potessero sbarcare. Il 14 il TAR del Lazio annullò l’ordinanza del Viminale che vietava l’approdo. Il 16 fu Conte -con un messaggio agli atti- a chiedere a Salvini di farli scendere. Sempre il 16, analoga richiesta venne fatta dal tribunale di Palermo. Salvini continuò a opporsi. Il suo fu un all-in, come si dice nel poker, o la va o la spacca. La vicenda si concluse il 20 agosto quando il procuratore di Agrigento, salito a bordo, ordinò lo sbarco. Responsabilità personale, Salvini a processo.”
In attesa di giudizio, si può affermare che sì: Salvini è politicamente colpevole, ha giocato sulle paure della gente per fare una campagna politica incentrata sulla paura e l’odio, ma sarà penalmente responsabile? Questo lo sapremo solo a fine processo.
Manuel Ferrara
L’importanza della salute durante l’emergenza sanitaria
In questo anno di pandemia, oltre ai danni di natura economica, si aggiungono sempre più disturbi come l’aumento dell’irritabilità, del sonno, nell’addormentarsi, risvegli notturni e disturbi d’ansia, dettati da una profonda inquietudine.
Nei bambini e nei giovani dai 6 ai 18 anni sono emerse importanti alterazioni del ritmo del sonno e ad un’aumentata instabilità emotiva, con repentini cambiamenti del tono dell’umore ed irritabilità.
In Francia, è stato registrato un aumento del 40% nella richiesta di servizi di psichiatria.
Il presidente Macron ha quindi messo a disposizione dieci sedute dallo psicologo, per ogni giovane tra i 3 e i 17 anni, da utilizzare nel corso della crisi sanitaria. La modalità di accesso a questo fondamentale servizio, è tramite prescrizione medica. Il passo fatto dal presidente Macron è molto importante. Già a gennaio 2021, aveva istituito il “chèque psy” un “buono psicologo” che permetteva agli studenti di usufruire di tre sedute con uno psicologo o uno psichiatra, previa una visita dal proprio medico di base, con la possibilità di rinnovo del buono fino a una volta, permettendo quindi sei sedute in totale.
Per l’OMS infatti, la salute è “uno stato totale di benessere fisico, mentale e sociale”, non si tratta, dunque solo di assenza di malattie o infermità.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che gli effetti, a breve e a lungo termine, di questa emergenza sanitaria, potranno avere esiti visibili nei prossimi anni, ed è quindi di vitale importanza puntare sulla salute nella sua interezza, curandone ogni aspetto.
In Italia
In Italia a questo lato della salute viene data troppa poca importanza, l’utente che va da uno psicologo spesso è ancora malvisto. Se vai dallo psicologo sei un “pazzo”, come se rivolgersi a uno specialista per migliorare il proprio stato di salute, fosse una colpa: qualcuno vi ha mai criticato il fatto di essere andati a fare una visita dal gastroenterologo? Questo perché l’Italia è un paese dove ci sono delle patologie socialmente accettate e patologie che vengono a malapena considerate tali.
La salute fisica e mentale sono a stretto contatto, l’una può influenzare l’altra, è importante prendersi cura di sé per avere uno stato di benessere fisico, mentale e sociale.
Letizia Vian
L’addio all’ultimo dei Castro
A pochi anni dalla scomparsa di Fidel Castro, il fratello Raul decide di uscire dalla scena politica cubana, sancendo la fine di un lungo monopolio politico in mano alla famiglia dai tempi del rovesciamento del regime di Batista. Per la prima volta dal 1959 il nuovo Segretario del Partito comunista di Cuba non è un membro della famiglia Castro, bensì il Presidente di Cuba: Miguel Diaz-Canel. La sua elezione da parte del comitato centrale durante l’8° Congresso del partito è stata tutt’altro che inaspettata. Miguel era già stato eletto presidente nel 2018 a seguito delle dimissioni di Raul dal ruolo di capo dello stato. Questo, però, non aveva ancora rinunciato alla più importante carica del paese, programmando il suo ritiro da quest’ultima per il 2021 a causa dell’età.
Raul Castro al potere
Raul è succeduto a Fidel nel ruolo di Presidente di Cuba nel 2008, con l’intento di stabilire un ordine diverso rispetto al suo predecessore, pur sempre mantenendo i caratteri salienti della Rivoluzione del ’59, ma con un cambio in campo economico. Infatti, nel migliorare l’economia cubana, Raul voleva trovare la chiave che permettesse di mantenere il controllo politico centralizzato e di fornire i mezzi per attrarre investimenti esteri, avviando così una graduale liberalizzazione economica. Anche il neoeletto Segretario al PCC Miguel sembra costretto ad accentuare la politica di liberalizzazione economica avviata da Raul, dal momento che, a causa della crisi pandemica e delle sanzioni imposte dall’amministrazione Trump, Cuba sta attraversando la peggior crisi finanziaria dai tempi della Guerra Fredda.
Pertanto, sullo scenario politico cubano, oltre al nome del nuovo Segretario, poco di fatto è cambiato. Infatti, almeno nel breve periodo, Cuba rimane fedele al Partito e alla Rivoluzione, come annunciato da Miguel durante il suo discorso. Inoltre, nonostante Raul Castro avesse rinunciato a qualsiasi carica politica, ciò non significa che sia sparito definitivamente dalla scena: ha assicurato di rimanere operativo anche dietro le quinte.
Angelica Staszewska
Navalny in condizioni critiche
I media di tutto il mondo stanno cercando di fare luce sulle condizioni del dissidente politico russo Alexei Navalny, condannato a due anni e otto mesi di carcere, sempre più labili e preoccupanti.
Dopo aver cominciato uno sciopero della fame il 31 marzo 2021, come forma di protesta verso i duri trattamenti ricevuti nel campo detentivo di Pokrov, Navalny ha dichiarato di star perdendo la sensibilità a gambe e mani.
Stando a quanto riportato dal suo medico personale, Yaroslav Ashikhmin, il blogger russo sarebbe in grave pericolo di morte, a causa degli elevati livelli di potassio che potrebbero portare ad un collasso cardiaco. Sono alti anche i livelli di creatinina, che suggeriscono un danno ai reni. Su Facebook Ashikhmin scrive che “il nostro paziente potrebbe morire da un momento all’altro”.
Le reazioni dei vertici globali non hanno tardato a sopraggiungere: il presidente USA Joe Biden ha annunciato che qualora Navalny non dovesse sopravvivere al carcere, “ci saranno conseguenze” e la Russia sarà considerata responsabile dalla comunità internazionale. In un’intervista alla BBC, l’ambasciatore russo in UK, Andrei Kelin, ha smentito le dichiarazioni dei medici, volte a suo avviso ad attirare l’attenzione dei media: “Non permetteremo che muoia in prigione, ma posso dire che il signor Navalny si sta comportando come un hooligan, un teppista.”
Nel frattempo, mentre l’Occidente va contro le decisioni di Putin, in culla alla stessa Russia continuano le proteste dei sostenitori di Navalny, indirizzate al “terrore” perpetrato dal regime del Presidente. Per oggi è prevista una grande manifestazione a Mosca, in concomitanza con il discorso annuale che Putin rivolgerà alla nazione.
Agnese Galli
Navalny spostato in un ospedale per detenuti
Le autorità russe hanno affermato di aver trasferito Alexei Navalny, principale oppositore politico di Putin in Russia, in un ospedale penitenziario che si trova nella zona della città di Vladimir, a meno di 200 chilometri a est di Mosca. Stando alla dichiarazione del Servizio Penitenziario Federale russo (FSIN) le condizioni di Navalny sono “soddisfacenti” e avrebbe accettato di assumere integratori vitaminici.
La reazione dello staff di Navalny
Alexei Navalny “non è stato trasferito in un ospedale ma in un altro carcere, la colonia penale IK-3, dove vengono curati i malati di tubercolosi”. Così su Twitter ha affermato lo staff di Anastasia Vasilyeva, medico personale dell’oppositore russo “Non si tratta affatto di un ospedale”, sottolinea il tweet dopo l’annuncio del trasferimento di Navalny nel reparto ospedaliero di un’altra struttura, “lì non potranno fare una diagnosi e stabilire una cura per i suoi problemi”. “Chiediamo con forza che diano accesso a noi, suoi medici curanti”, aggiunge il tweet.
Pronte proteste in tutto il Paese
La notizia del trasferimento è stata diffusa dopo che i medici di Navalny avevano parlato delle pessime condizioni di salute del loro paziente, il quale sarebbe potuto morire “a giorni”. Navalny è alla sua terza settimana di sciopero della fame per protestare contro il rifiuto di farlo visitare dal suo medico. Secondo le autorità penitenziarie, starebbe ricevendo tutte le cure necessarie. Il suo medico, che ha visto gli esami cui è stato sottoposto, ha invece segnalato un forte peggioramento. Gli alleati dell’oppositore hanno convocato una manifestazione nazionale che si terrà oggi, giorno in cui il presidente Vladimir Putin terrà l’annuale discorso alla nazione. E mentre il ministero dell’Interno russo ha fatto sapere che le forze dell’ordine “non permetteranno una destabilizzazione della situazione e prenderanno tutte le misure necessarie per mantenere l’ordine nelle regioni del Paese”, in oltre 70 città russe si sono organizzate altre iniziative di sostegno all’oppositore Navalny.
Massimiliano Garavalli
Il via alle riaperture
Tra il plauso di molti e le critiche di altri, il governo Draghi ha deciso che il 26 aprile sarà la data decisiva per le riaperture in Italia. In particolare, dopo aver deciso in data 23 aprile i nuovi colori delle regioni, sarà di nuovo possibile spostarsi liberamente tra zone gialle mentre per quelle ad alto o medio rischio, questo sarà possibile solo se:
- Si dimostra di aver già effettuato il vaccino;
- Ci si sottoponga ad un tampone nelle 48 ore precedenti il viaggio;
- Si presenti certificato che attesti di aver già contratto il virus.
Altre misure importanti riguardano le riaperture di tutte le scuole in presenza, fatta eccezione nelle regioni ad alto rischio di contagio, le attività sportive all’aperto, i ristoranti anche a cena ma solo in formula di tavoli all’aperto, musei teatri e cinema con limiti di capienza ridotti.
Da giugno le riaperture riguarderanno anche le palestre e da luglio le fiere, i convegni ed i parchi tematici.
Ciò che è importante specificare di questa grande novità, è che si tratta di una decisione frutto di un confronto e un accordo fatto con gli scienziati del comitato tecnico scientifico e che dunque, si tratti in tutto e per tutto di una decisione guidata dalla scienza e non da ragioni politiche, come sostengono molti.
Di certo la speranza su cui fa affidamento questa graduale ripresa della libertà, è che il piano di vaccinazione operi a pieno regime e che entro ottobre si riesca a vaccinare, così come è stato dichiarato, l’80% della popolazione.
Maria Cristina De Sanctis