domenica, 22 Dicembre 2024

La rivoluzione di Alexandra Ocasio-Cortez

Si fa chiamare AOC, qualcuno la chiama ancora Sandy (memore di quando lavorava come bartender); per tutti noi è Alexandra Ocasio-Cortez. Eletta nel Congresso Americano nel 14° distretto di New York (il Bronx) tra le fila dei democratici nel 2017, Cortez è diventata una delle figure politiche più influenti e popolari di tutti gli Stati Uniti. A soli 30 anni è la più giovane deputata donna della storia americana. È una delle principali esponenti dell’ala più progressista e radicale del Partito Democratico Statunitense, e non si fa problemi a farsi definire socialista. Il suo padre politico è considerato Bernie Sanders, per cui ha lavorato nella campagna elettorale delle Primarie Democratiche del 2016 e che ha endorsato alle Primarie di quest’anno (entrambe perse da Sanders).

Un’ascesa dal basso

Alexandra Ocasio-Cortez nasce a New York il 13 ottobre 1989 da genitori portoricani. Il quartiere in cui cresce, il Bronx, ha inciso molto sullo sviluppo caratteriale ed ideologico di Cortez. Da sempre un distretto multietnico e caratterizzato da problematiche sociali, il Bronx mostra ad AOC la povertà e la miseria in cui versano moltissime persone, spesso a causa dell’appartenenza ad un determinato gruppo etnico (i latinos o gli afroamericani) che la porteranno a combattere con fermezza le diseguaglianze economiche e le ingiustizie.

Cortez cresce in un ambiente difficile, pieno di ingiustizie, e anche la situazione familiare contribuisce a forgiare la sua volontà. La famiglia di Cortez infatti non è molto abbiente, e fin da piccola sono costretti a fare grandi sacrifici per farla studiare. Dopo aver frequentato la Yorktown High School, dove si distinse per avere vinto il secondo premio nella Intel International Science and Engineering Fair con un progetto di microbiologia (a seguito del quale le viene dedicato un asteroide: 23238 Ocasio-Cortez) chiede un prestito di 25000 $ per iscriversi alla Boston University in Economia e Relazioni Internazionali.

Poco dopo essersi iscritta, all’alba della crisi economica del 2008, il padre muore di cancro ai polmoni. Durante gli anni del liceo, AOC si era trasferita fuori New York, ad Austin, in Texas. Appena il padre muore, Cortez torna subito a New York per aiutare la madre, che lavorava come donna delle pulizie e autista di bus. Durante gli anni dell’università, AOC lavora come bartender e cameriera per evitare il pignoramento della casa. Durante gli anni dell’università lavora anche come tirocinante nell’ufficio del senatore del Massachussets Ted Kennedy, occupandosi di questioni migratorie, e nel 2011 si laurea con lode. Cortez si è distinta fin da piccola per le spiccati doti oratorie ed intellettuali.

Durante gli anni universitari, si è recata in Niger per un semestre all’estero del primo anno, senza conoscere il francese. Alla fine dei quattro mesi ha tenuto un discorso in francese alla facoltà. Quasi ogni venerdì pomeriggio nel campus aiutava a condurre discussioni con gli studenti, chiamate Caffè e Conversazioni. Ascoltava i suoi coetanei discutere sul significato dell’amore e dell’Affordable Care Act, e poi concludeva sessioni con delle riflessioni personali. Il suo carisma emerge fin da subito qui, quando diventa il punto di riferimento della comunità universitaria che le affida le proprie rivendicazioni. Una su tutte il debito studentesco, che negli Stati Uniti grava su oltre 44 milioni di studenti. La stessa AOC ancora paga quel debito, e negli anni a Boston ha dovuto versare 200 $ per l’assistenza sanitaria al mese mentre studiava, lavorava e manteneva la famiglia insieme alla madre.

I primi approcci alla politica

Nel 2016 diventa una delle organizzatrici della campagna di Bernie Sanders, verso cui incomincia lentamente ad avvicinarsi. AOC aveva già esperienza come organizzatrice, avendo lavorato come educatrice per associazioni no-profit, e come attivista. Ma come affermò lei stessa: “la corsa di Sanders è stata una delle prime volte in cui sono passata dalla campagna in comunità all’organizzazione elettorale”. Poco dopo Trump vinse le elezioni, generando un forte shock in America, ma senza troppe sorprese per Cortez.

Nelle settimane successive alle elezioni, Cortez ed alcuni suoi amici noleggiano Subaru e partono da New York fino alla riserva indiana Standing Rock per unirsi alla resistenza dei Lakota Sioux contro il Dakota Access Pipeline, un enorme oleodotto che avrebbe costretto i nativi a fuggire dalle loro terre. Quel viaggio di Standing Rock è stato decisivo per Ocasio-Cortez. Vedere una città avvelenata dal piombo mentre si recava per aiutare una comunità a combattere la costruzione di un enorme oleodotto sostenuto dal governo, l’ha aiutata a comprendere l’impatto del degrado ambientale. È qui che Cortez comprende l’importanza di difendere l’ambiente, ma soprattutto l’intersezionalità della battaglia per il clima. Il cambiamento climatico colpisce maggiormente sempre chi è più povero, chi non può permettersi di cambiare casa dopo un’inondazione, chi non può curarsi a causa degli effetti letali di scorie radioattive vicino alle città. Mentre torna a casa, riceve una chiamata inaspettata.

Il Brand New Congresso (BNC), un gruppo di attivisti progressisti nato per sostenere Bernie Sanders, l’aveva scelta come candidata alle primarie democratiche per il candidato del 14° distretto di New York (dove AOC era cresciuta). La chiamata arrivò perché il fratello di Alexandra, Gabriel, aveva mandato una lettera al BNC per proporre la sorella come candidata, dato che il gruppo stava ricercando figure giovani, alternative ed estranee all’establishment. Figure “popolari”, con storie particolari e caratterizzate da passione politica, competenza e intelligenza. AOC non sapeva nulla della lettera, e ricevette la chiamata dal BNC totalmente spiazzata. Dopo averci riflettuto attentamente, decise di accettare.

Arriva il successo nazionale

Il 14° distretto di New York è sempre stato un feudo democratico, uno dei più progressisti degli Stati Uniti. Dal 1999, era sempre stato eletto Joe Crowley, un esponente democratico appartenente all’ala moderata, e nessuno si era mai sognato di affrontarlo. Crowley è uno dei democratici più potenti d’America, destinato a rimpiazzare Nancy Pelosi come Presidente della Camera del Congresso. Cortez era una sconosciuta, priva di mezzi e fondi per sostenere un confronto con Crowley (durante la campagna elettorale, il rapporto di spesa era 10:1), e la corsa sembrava già segnata.

Contro ogni aspettativa, AOC vinse quelle elezioni con il 57% dei voti. Grazie ad un uso sapiente dei social, ad una campagna door to door con mezzi e slogan innovativi, e grazie ad uno stile comunicativo nuovo, la Cortez era riuscita a fare breccia nell’elettorato newyorkese. La sua energia ed il suo carisma, uniti al supporto di un team di millennials preparati e determinati, l’hanno portata a raggiungere una platea enorme di pubblico. Rispetto a Crowley, “l’uomo di sempre”, che non aveva un programma definito se non per la volontà di sconfiggere Trump in futuro, AOC si presentava come il volto nuovo e genuino della politica, la rappresentante degli interessi della working class e degli ultimi, l’unica in grado di cambiare davvero le cose.

La vicenda ebbe eco nazionale, e la popolarità sui social di Cortez crebbe alle stelle. La storia di AOC è raccontata dal documentario Netflix Knock Down the House, che racconta tutta la campagna elettorale per le elezioni del 2017 che l’hanno consacrata come nuova star della politica americana. Alle elezioni per il Congresso nel 14° distretto di New York del 2018, AOC stravinse e divenne la più giovane deputata americana della storia. La vittoria arrivò insieme a quella di Ayanna Pressley, Rashida Tlaib e Ilhan Omar, altre “matricole” del Congresso provenienti da minoranze come lei, con cui Cortez formò fin da subito The Squad, il gruppo di giovani progressiste che doveva cambiare l’America. La popolarità di AOC fu da subito altamente divisiva: era e viene osteggiata brutalmente dai repubblicani e anche da una parte dei democratici moderati.

L’emittente televisiva Fox News (casa dei conservatori) manda avanti da qualche anno un’autentica campagna di diffamazione e odio contro di lei (l’ha citata 3800 volte). Per i repubblicani AOC è una “strega”, una “stupida comunista”, e spesso riceve pesanti insulti razzisti alla luce della sua origine latina. Anche i democratici moderati, la maggioranza del Partito, mal digeriscono la notorietà di AOC. Molti temono che le sue idee radicali possano allontanare una parte consistente dell’elettorato dem, e che possa oscurare altri politici democratici. Un sondaggio di Axios ha mostrato che AOC è conosciuta dal 74% degli americani (una percentuale elevatissima negli States), ma piace solo al 22% degli intervistati, contro un 47% che la ritiene “inesperta e pericolosa”.

Una radicalità problematica

Questa opposizione dell’ala più moderata del Partito Democratico (la stessa che ha sconfitto Sanders sia alle Primarie 2016, sia alle Primarie 2020) si è vista anche nell’ostruzionismo verso i disegni di legge proposti da AOC. Nel maggio dell’anno scorso, Cortez aveva presentato al Congresso il Green New Deal, un ambizioso progetto di riconversione ecologica dell’economia e di lotta alle disuguaglianze sociali. Il progetto non ha ricevuto nemmeno un voto favorevole, perché ritenuto “irrealistico” e “difficilmente realizzabile”. Da quando si è insediata al Congresso, AOC non è ancora riuscita a far passare nessuna legge.

Cortez sembra aver capito che per riuscire a realizzare qualcosa deve crearsi una rete di alleanze e amicizie, e scendere a compromessi. AOC ha deciso infatti di far pace con l’establishment democratico (nel novembre 2018 si unì ad un gruppo di attivisti climatici che protestavano contro la Speaker della Camera Nancy Pelosi) con cui ha sempre avuto rapporti conflittuali. Il processo di “normalizzazione” di Cortez ha raggiunto il suo apice con l’endorsment a Joe Biden, dopo aver sostenuto Sanders alle Primarie. Un processo che, in realtà, cela una strategia precisa.

Il Cortez-Pensiero

AOC si definisce da sempre socialista. Appoggia idee progressiste come il Medicare for All, La cancellazione del debito studentesco, la riconversione climatica dell’economia, le tasse ai super ricchi (ha proposto una tassa marginale del 70% sui redditi oltre i 10 milioni).  Si è opposta fermamente al progetto di Amazon di costruzione di nuovi uffici nel Queens, riuscendo a vincere grazie ad una campagna mediatica serrata. È una paladina dei diritti della donna: nel 2019 ha partecipato alla Marcia delle donne a New York, tenendo un discorso emozionante contro il sessismo strutturale della società americana. Ha dichiarato di sentirsi “disgustata” per la legge anti-aborto (Human Life Protection Act) approvata in Alabama nel maggio 2019, ed è diventata famosa in tutto il mondo per il discorso tenuto al Congresso contro il deputato repubblicano Ted Yoho che l’aveva definita “stupida puttana”.

Yoho si era difeso dicendo che voleva solo provocare e che non è maschilista dato che ha una moglie e due figlie. In un discorso potentissimo, AOC ha spiegato al deputato che non basta avere una moglie ed una figlia per non essere maschilisti, condannando il sessismo strutturale degli Stati Uniti e la pervasività del patriarcato. AOC è anche una strenua combattente contro le discriminazioni razziali. In merito alle proteste del Black Lives Matter ha dichiarato: “Se pretendi che finiscano i disordini, ma non credi che l’assistenza sanitaria sia un diritto umano, se hai paura di dire che le vite dei neri contano e hai paura di denunciare la brutalità della polizia, allora non stai davvero chiedendo che cessino i disordini: stai chiedendo che l’ingiustizia continui”. La sua origine latina è stata spesso bersagliata dai repubblicani più conservatori: AOC si fa per questo portavoce di una minoranza che negli Stati Uniti ha ancora poco spazio, e che è vittima di pesanti discriminazioni.

Il futuro degli Stati Uniti

La strategia di Cortez e dell’ala progressista è chiara: non è importante vincere le elezioni adesso, è importante spostare il dibattito a sinistra. Infatti, l’obiettivo della Squad e dei DSA (Democratic Socialist of America) di cui Cortez e Sanders sono i maggiori esponenti, è quello di rimpiazzare gradualmente i democratici più moderati nei seggi del Congresso. Nonostante le sconfitte nel 2016 e nel 2020, l’impatto dei progressisti è stato molto forte. Il Partito Democratico si è spostato a sinistra, abbracciando idee che fino a 10 anni fa erano impensabili (come il Medicare for All). AOC è la rappresentazione di una storia di straordinario coraggio ed intelligenza, una ragazza che ha fatto innumerevoli sacrifici per se stessa e per gli altri.

Una vita, quella di Cortez, che è sempre stata improntata ad aiutare gli ultimi ed i penultimi. In questo senso, AOC è il simbolo di una trasformazione radicale della società americana in senso femminista, razziale, economico ed ambientalista. Da bartender a deputata al Congresso, la storia di Cortez è anche un grande inno contro il classismo: l’ultima degli ultimi (donna, latina, povera) che è diventata la più giovane donna al Congresso della storia. Alla faccia di chi ancora vorrebbe una società basata sul censo ed il privilegio. Il futuro degli Stati Uniti si chiama Alexandra Ocasio-Cortez, e la rivoluzione è solo all’inizio.

Massimiliano Garavalli
Massimiliano Garavalli
Coordinatore e fondatore di Sistema Critico. Amo leggere e scrivere, soprattutto di filosofia, economia e politica. Poeta a tempo perso, aspirante cabarettista di saloni vuoti. Classe '97, vivo a cavallo tra Pesaro ed Urbino. Sono laureato in economia, ma non vi dirò come investire i vostri soldi. Sistema Critico, per me, è lo spazio dove possiamo parlare e riflettere insieme sulle questioni più profonde che il Mondo ci pone ogni giorno.

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