venerdì, 20 Dicembre 2024

Il cambiamento climatico è una questione femminista?

Il cambiamento climatico è la questione più urgente dei nostri tempi: minaccia il progresso sull’uguaglianza di genere e sui diritti umani e ostacola il raggiungimento dello sviluppo sostenibile. In questo contesto di aumento delle temperature globali, donne, ragazze e persone con diversità di genere si stanno mobilitando per chiedere che la loro voce sia ascoltata nel processo decisionale sulla politica climatica.

Entro il 2050, il cambiamento climatico potrebbe spingere fino a 158 milioni di donne e ragazze nella povertà. La crisi climatica alimenta l’aumento dei conflitti e delle migrazioni, nonché una retorica politica escludente e anti-diritti che prende di mira le donne, i rifugiati e altri gruppi vulnerabili. Le crisi in tutto il mondo, che vanno dalla disuguaglianza economica allo stallo geopolitico, sono amplificate dai cambiamenti climatici e hanno impatti sproporzionati sulle donne.

Le Nazioni Unite stimano che l’80% delle persone sfollate a causa del cambiamento climatico siano donne. E non sono solo le tempeste a colpirle; ricercatori in India hanno scoperto che anche la siccità colpisce maggiormente le donne, rendendole più vulnerabili degli uomini alla perdita di reddito, all’insicurezza alimentare, alla scarsità d’acqua e alle relative complicazioni sanitarie.

Secondo il rapporto Global Gender Gap del 2021, ci vorranno 135,6 anni per colmare il divario di genere in tutto il mondo.

Sebbene il cambiamento climatico abbia un impatto su tutti, le donne e le ragazze sono colpite in modo sproporzionato. Una serie di fattori aumentano la gravità della crisi climatica per le donne e per coloro che si identificano come tali: esse costituiscono la maggioranza delle persone che vivono in povertà; spesso hanno la responsabilità maggiore quando si tratta di prendersi cura delle famiglie e delle comunità, ma hanno poteri politici, finanziari e fondiari limitati e una donna su tre subisce violenza di genere a livello.

È fondamentale che le donne di ogni provenienza, in particolare quelle con identità multiple emarginate come le donne indigene, le donne di colore e le donne queer e trans, abbiano un posto al tavolo decisionale. 

La partecipazione delle donne agli spazi di potere è indispensabile per risolvere la crisi climatica. I paesi con una più ampia rappresentanza di donne in politica approvano politiche climatiche più ambiziose.

Bisogna quindi riconoscere le vulnerabilità uniche e gli incredibili contributi delle donne in materia di clima e sostenibilità e ascoltare le loro voci. 

Graziana Minardo
Graziana Minardohttps://violedimarzo.com/
Graziana Minardo, siciliana trapiantata a Milano. Studentessa di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all’Università degli Studi. Amante delle scienze, attivista e appassionata di scrittura. Co-Founder di Viole di Marzo, blog e associazione femminile di interesse medico e culturale che unisce sul territorio milanese decine di professioniste e donne di talento. Per Sistema Critico scrivo di femminismo.

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