L’abbiamo voluta. L’abbiamo chiamata. Finalmente ce l’abbiamo. La battaglia che ci sta offrendo il Circus della Formula 1 quest’anno è incredibile. 3 Vincitori nelle prime 5 gare. 2 Scuderie che si contendono alla pari il titolo costruttori, 2 Piloti dal talento cristallino, quali Vettel e Hamilton a contendersi il Campionato Piloti. Non potevamo chiedere di meglio. Anzi, sarebbe ancora meglio se ci fosse anche la RedBull, con l’Enfant Prodige Verstappen, ma per quest’anno ci accontentiamo.
Di Nuovo Ferrari-Mercedes
Dopo il Dominio del Binomio Vettel-RedBull dal 2010 al 2013 e lo strapotere Mercedes dall’era delle Power Unit, si ha quasi l’impressione di vivere un momento Throwback. L’ultimo anno in cui 4 piloti si contendevano il titolo fu infatti il 2007: Alonso-Hamilton su McLaren Mercedes e Massa-Raikkonen su Ferrari. Ebbene, 10 anni dopo, sono sempre loro a lottare. La Ferrari, dopo molti anni bui, si sta riprendendo grazie alla rivoluzione 2017. Merito di uno straordinario Sebastian Vettel, sempre focalizzato, concentrato, rilassato e velocissimo. La Mercedes invece, dopo la scissione con McLaren e il ritorno in Formula 1 nel 2010, deve confermare la sua supremazia tra le scuderie. Il primo pilota Hamilton è chiamato anche a riscattare la sconfitta incassata l’anno scorso a favore di Nico Rosberg.
Raikkonen e Bottas, i due finlandesi “secondi piloti” sono altrettanto coinvolti. Raikkonen offre sempre grande esperienza e a sprazzi è più veloce di Vettel, ma meno costante. Bottas invece, New Entry, ha dimostrato di essere velocissimo vincendo a Sochi, ma non è sempre affidabile. Inoltre, è palesemente la spalla dell’Inglese 3 volte Campione del Mondo. Non sappiamo chi trionferà alla fine, ma il divertimento per tutta la stagione è assicurato.
RedBull, dove sei?
Se da un lato siamo contenti per Ferrari e Mercedes, la nota dolente di questo inizio di stagione è senza dubbio la RedBull. Le buonissime parole spese nel pre-season si sono rivelate di fatto aria fritta. Quel “Siamo vicinissimi a Mercedes” si è rivelata un’effimera illusione. Senza contare il fatto che nessuno era a conoscenza della grandissima competitività della Ferrari. Con Verstappen due volte fuori e Ricciardo dall’avvio appannato, sarà importante capire se gli ingegneri della casa austriaca vorranno tentare di recuperare o sceglieranno di fiondarsi direttamente sul progetto 2018. Intanto la Force India è molto vicina, ed è fondamentale tenerla alle spalle (non dovrebbe essere complicato).
Il Pacchetto di Mischia a Centro-Gruppo
Oltre al confronto Rosso-Argento, le gare di questa Formula 1 vengono infiammate anche dai tanti duelli nella parte centrale del gruppo e nelle retrovie. La Force India si conferma come quarta forza del mondiale, sempre a punti. Un super Perez con la sua costanza e il gioiellino di Toto Wolff Esteban Ocon stanno facendo un grandissimo lavoro. Così come Nico Hulkemberg, che riesce a spingere la sua Renault al limite, e la porta spesso a punti, al contrario del compagno Palmer, non pervenuto.
Bene anche le Toro Rosso con Sainz sempre veloce ed un rivitalizzato Kvyat, che sembra stia ritrovando il bandolo della matassa. Anche la Haas non si sta comportando male, nonostante l’affidabilità della macchina sia da rivedere. Grosjean meglio di Magnussen, che però non sta sfigurando.
Capitolo Williams: Massa ha una certa età e si vede, e il fatto che arrivi sempre davanti a Lance Stroll non è un buon segno. La monoposto non sembra essere così competitiva come negli anni passati.
Nonostante ciò, tutti questi piloti si contendono ogni domenica dalla 7° alla 15° posizione. Tantissimi sorpassi, sportellate, e duelli ruota a ruota sono all’ordine del giorno. Certo, sono tutti distantissimi dai quattro piloti davanti, ma per quanto riguarda lo spettacolo offerto, ci siamo.
Fernando pensaci tu!
A chiudere il gruppo, purtroppo, troviamo la McLaren Honda, insieme alla Sauber. Wehrlein grazie al suo talento fa di tutto per spingere la Sauber al massimo, e ogni tanto riesce ad ottenere qualche piazzamento interessante. Più fatica per Ericsson, nonostante sia più esperto e conosca la macchina da più tempo. Per quanto riguarda la McLaren Honda c’è poco da dire. Il motore non va, e Vandoorne nemmeno. L’unico bagliore di questo fanalino di coda resta Fernando Alonso. Con il suo smisurato talento e la sua incredibile abilità di guida riesce in qualche modo a fare sempre il massimo. Meriterebbe davvero una vettura competitiva.
La stagione è appena iniziata, ma già ci siamo innamorati di questa nuova Formula 1, più veloce, più spettacolare, più bella.
Enrico Boiani